domenica 9 agosto 2015

La vocazione religiosa secondo Edith Stein

IL POSTO DI CIASCUNO DI NOI DIPENDE UNICAMENTE DALLA NOSTRA VOCAZIONE. 

LA VOCAZIONE NON LA SI TROVA SEMPLICEMENTE DOPO AVER RIFLETTUTO ED ESAMINATO LE VARIE STRADE: E' UNA RISPOSTA CHE SI OTTIENE CON LA PREGHIERA.



Per la prima professione di suor Mirjam di S. Teresa di Gesù Bambino, 16 luglio 1940

«Induit nos, Genetrix Domini, vestimento salutis: et indumento justitiae circumdedit nos, alleluja». «La Madre del Signore ci rivestì della veste della salvezza: e ci avvolse con la veste della giustizia». Così preghiamo nella festa della Regina del Carmelo, nella solennità più grande del nostro santo Ordine. La Madre del Signore è davvero la mediatrice di tutte le grazie: perciò ogni persona, che l’amore misericordioso ha sollevato dalla perdizione, riceve dalle sue mani l’abito della salvezza, la grazia santificante e viene così consacrata figlio di Dio. A noi però che possiamo chiamarci figlie e sorelle sue, ella dona un particolare abito di salvezza. Come Madre del Signore ella sceglie le anime che conduce al suo amato Figlio e vuole ornarle di gloria e di gioia con l’abito di nozze. Ella piantò, sulle amene colline del Carmelo, il suo Ordine come un gradevole giardino e poi lo diffuse in tutto il mondo. Ella ci ha donato, quale segno della sua particolare grazia e della sua materna protezione, il santo scapolare e glielo ha dato già da un anno, insieme con l’abito dell’Ordine, ma allora solo in prestito, perché lo usasse nel periodo di prova, rivestita dell’armatura di Dio. Ora lei lo riceve di nuovo, poiché stringe con il Signore del cielo e della terra un patto santo. È una dimostrazione di particolare amore materno che questa santa festa sia legata con la festa della Regina del cielo; come pure fu una particolare dimostrazione di amore che la Madre di Dio le abbia dato il suo stesso nome. Tale particolare dimostrazione di amore obbliga anche a una particolare riconoscenza. Quando riceviamo il santo abito del Carmelo, non ci obblighiamo solo al particolarissimo servizio del nostro Sposo divino, ma anche a quello della sua Santa Madre. La veste della salvezza viene detta anche veste della giustizia. Ci viene consegnata con la condizione che ci si svesta dell’uomo vecchio e ci si rivesta di quello nuovo, creato secondo l’immagine di Dio in santità e giustizia. La Sacra Scrittura con giustizia intende la perfezione, lo stato dell’uomo giustificato, che nuovamente è stato fatto giusto, come lo era prima del peccato originale. Accettando l’abito della giustizia ci obblighiamo anche, secondo le nostre forze, a tendere alla perfezione e a conservare intatto il santo abito. Non potremmo servire meglio la Regina del Carmelo e dimostrarle meglio la nostra gratitudine che guardando a Lei come al modello e seguendoLa sul cammino della perfezione.

Flos Carmeli, vitis florigera
Splendor coeli, Virgo puerpera Singularis.
Mater mitis, sed viris nescia
Carmelitis da privilegia,
Stella Maris!

Filiarum Cordi suavissimo
Cor tuarum illi mitissimo
inclina!
Pacem rogamus – Audi clementer nos,
Te obsecramus – Juva potenter nos,
O Regina!

Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein)

Scritto tratto da Dobner C., Edith Stein - Nel castello dell'anima - Pagine Spirituali, Ed. OCD, Roma, 2003, p. 433 e ss..

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